La canapa in edilizia: il controsoffitto anti-acustico
La canapa in edilizia: il controsoffitto anti-acustico
Perfetto per l’edilizia sostenibile, il controsoffitto anti-acustico in canapa e legno è stato progettato e realizzato presso casa Bontempelli a Trento nell’inverno del 2012 e, dopo oltre un anno di sperimentazione, si può dire che funzioni meglio di quanto ci si aspettava.
Se tanto è vero che l’Indice di valutazione del livello di rumore di calpestio di solai normalizzato L’n,w (dB), quasi sempre insufficiente, è migliorabile solo realizzando un pavimento galleggiante – oltretutto nell’appartamento dei vicini – lo è altrettanto che l’Indice di valutazione del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti R’w (dB) può essere di molto migliorato realizzando una struttura in grado di assorbire e dissipare le onde sonore prodotte dalle varie attività.
Il controsoffitto fa sì che ogni materiale lavori secondo le proprie peculiarità: con il semplice impiego di cartongesso, gomma, pannelli di canapa e listelli in legno, il controsoffitto è stato in grado di aumentare il potere fonoisolante da 45 a 65 dB (valori basati su calcolo e non su prova strumentale).
Le caratteristiche dei materiali utilizzati
Vediamo più nel dettaglio quali sono le caratteristiche dei vari materiali utilizzati. Il legno smorza le vibrazioni che il cartongesso gli trasmette dopo aver assorbito il rumore aereo, mentre le strisce di gomma a loro volta abbattono ulteriormente la vibrazione. La canapa in pannelli assorbe la vibrazione dell’effetto “cassa armonica” impedendo agli impianti interni di non risuonare come dei diapason.
Nel caso si volesse e si potesse realizzare una struttura portante di maggiore resistenza, un’ottima soluzione sarebbe l’impiego di pannelli di argilla compressi al posto del cartongesso.
Infine nel caso di una ristrutturazione, come si evince dalla fotografia, la struttura è stata in grado di accogliere le condotte del nuovo impianto termo sanitario, evitando così il danneggiamento dei pavimenti di notevole valore artistico (una palladiana degli anni ’60).