La calce: una storia di terra, fuoco, acqua e aria

La calce: una storia di terra, fuoco, acqua e aria

“Vi è del magico nel cogliere un sasso da terra, cuocerlo e disgregarlo al fuoco, renderlo plastico con l’acqua, lavorarlo secondo volontà e riottenerlo solido grazie all’influsso dell’aria”.

Empedocle (V secolo a.c., Agrigento)

calce calchera 2I quattro elementi che secondo gli antichi greci governano il nostro pianeta sembrano condensarsi nella materia che da sempre rappresenta per antonomasia il mestiere e l’arte di edificare: la calce.

Una serie di cicli completi porta un materiale ampiamente disponibile in natura – la pietra calcarea – a diventare il legante principale di tutte le opere architettoniche degli ultimi 5.000 anni, ad esclusione del ‘900.

Con la calce è nato il primo cromatismo in architettura. Per 10.000 anni il bianco calce ha rappresentato l’unico sistema di imbiancatura ed igienizzazione; si è poi evoluto nel famoso bianco di San Giovanni o nel blu egiziano; e ancora nei tonachini lisci e lucidi della Rotonda di Vicenza.

calce calchera 1

 

Ma realmente cosa è la calce e come si usa in edilizia?

La calce aerea è frutto della cottura a 900° di pietre calcaree (marna o calcare siliceo), che in un secondo momento vengono spente con acqua e fatte maturare. A questo punto l’aspetto cambia: da pietra si è passati ad avere una pasta di colore bianco. Terminata la maturazione, la pasta può essere mescolata con sabbia ed utilizzata come legante. L’opera di carbonatazione dell’aria la renderà poi resistente ma al tempo stesso elastica.

calce spegnimento

 

Al di là di questa semplicità di produzione, quali sono i veri vantaggi dell’uso della calce? Anzitutto la varietà di impiego: ad ogni situazione o necessità corrisponde un tipo diverso di calce, che può essere aerea o idraulica, magnesiaca, porcellana. Queste varietà si ottengono modificando il tipo di roccia calcarea di base, oppure aggiungendo argilla o altre pietre.

Con la calce si possono realizzare malte, intonaci, graffiti, calcestruzzi, stucchi, marmorini e tinte; in pratica tutto il necessario all’edificazione ma con l’aggiunta di un alto grado di traspirazione (se escludiamo le calci idrauliche), di resistenza meccanica e di elasticità.

 

ciclo della calce

Immagine tratta da www.forumcalce.it

 

 

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