La paglia come materiale da costruzione
La paglia come materiale da costruzione
La crisi economica, l’attenzione all’ambiente e alla salute dell’uomo e del portafoglio, la ricerca di materiali meno energivori, la crescente volontà di dipendere meno dalle mafie del mattone e del cemento. Tutto ciò ha riportato alla ribalta la paglia come materiale per l’edilizia.
Nonostante il suo ingresso nel mondo delle case risalga a più di 10.000 anni fa, solo negli ultimi anni la paglia ha iniziato a far parlare di sé come sostituto dei materiali moderni.
Scrivo “materiali moderni” in quanto quelli della tradizione sono calce, terra, pietra, legno e… paglia. A partire dall’inizio del 1800 fino ai primi anni del ‘900, tutti questi elementi sono scomparsi a favore dell’acciaio, del cemento portland ed infine dei polimeri.
La crisi economica, la ricerca di materiali meno energivori, la crescente volontà di dipendere meno dalle mafie del mattone e del cemento hanno riportato alla ribalta la paglia come materiale per l’edilizia. Per me il suo ritorno in auge è stato consapevole: credo infatti che prima di utilizzare un materiale, o anche solo prima di parlarne, sia sempre importante conoscerlo.
La paglia, dal latino palea, è un prodotto agricolo di scarto composto dai culmi, ovvero i fusti dei cereali, che alla fine della maturazione della pianta vengono separati dai semi. La paglia è sostanzialmente formata da cellulosa, lignina, cere, minerali e silicati, un parente molto stretto delle piante ad alto fusto.
Caratteristiche della paglia
Possiede molte caratteristiche interessanti ma, a mio giudizio, sono quattro le più importanti. Innanzitutto la durabilità: se tenuta all’asciutto, la paglia non teme né muffe né parassiti, come si è potuto vedere nella tamponatura di uno sgabello egiziano del 1300 a.C.
Fra le sue qualità vi è la rinnovabilità: come scritto prima si tratta di un prodotto di scarto annuale che si stima in 100.000 q/anno.
Si tratta poi di un prodotto atossico, in quanto il culmo non assorbe i trattamenti ai quali il cereale è sottoposto e non viene in alcun modo trattato prima della messa in opera.
Infine, ultima ma non meno importante caratteristica è la sua semplicità di lavorazione: una volta compattata in balle è facilmente messa in opera e si presta particolarmente all’autocostruzione.
Un altro grande punto di forza che non si può non citare è la capacità della paglia di dialogare con i materiali con i quali si è unita per decine e decine di secoli: calce, argilla, legno e pietra. Questi a loro volta offrono protezione e soluzione ai punti deboli che, come tutti i materiali, anche la paglia possiede.